Il processo che porta allo sviluppo psico-fisico del cane adulto comincia dal suo primo giorno di vita
Chiunque abbia avuto la fortuna di avere un cucciolo, almeno una volta nella vita, ne sarà rimasto completamente affascinato.
Un cucciolo, ovunque si trovi, è in grado di attirare l’attenzione di tutti e subirne il suo fascino.
Ma quanto sappiamo veramente sui cuccioli, sul loro sviluppo e i loro bisogni? Molte persone sono portate a pensare al cucciolo come a quel dolce batuffolo che arriva a casa a circa sessanta giorni di vita. Ma cosa succede prima?
È importante porsi questa domanda perché il lungo processo che porta allo sviluppo psico-fisico corretto del cane adulto, comincia dal suo primo giorno di vita.
Spesso non prestiamo attenzione al fatto che i comportamenti che osserviamo nel cane adulto sono il risultato delle esperienze vissute in tutto l’arco della vita.
Quali sono le fasi salienti dello sviluppo del cucciolo?
Per prima cosa è importante sapere che sin dalla nascita il cucciolo è in grado di acquisire gli stimoli provenienti dall’ambiente. La sua mente è aperta al mondo e i suoi sensi, anche se non ancora del tutto sviluppati (alla nascita è infatti cieco e sordo) lo mettono in rapporto con l’ambiente circostante. È quindi fondamentale che i cuccioli nascano in un ambiente tranquillo e accogliente, privo di stress per la madre e per loro.
Le prime due settimane di vita sono le più delicate: i piccoli hanno bisogno di cibo, calore e contatto. Da soli non potrebbero sopravvivere e la presenza della madre è indispensabile.
Dalla seconda alla quarta settimana di vita, aprono gli occhi, sono in grado di sentire e di muoversi in maniera più autonoma. Cominciano così ad esplorare l’ambiente e ad allontanarsi gradualmente dalla madre.
Essenziale per il corretto sviluppo psico-fisico del cane è il ruolo della cucciolata; a partire dalla quarta settimana di vita infatti, il cucciolo comincia ad interagire in maniera attiva con i fratelli attraverso il gioco, attività fondamentale che permette di imparare a conoscere il proprio corpo e a muoversi nel mondo con maggiore consapevolezza. In questa fase sarebbe opportuno fornire ai piccoli un ambiente sicuro e controllato all’interno del quale possano muoversi in totale libertà.
Contestualmente cambia anche il rapporto con la madre, che inizia a svezzare i cuccioli e ad insegnare loro come comportarsi nel mondo degli adulti, come comunicare e relazionarsi con i propri simili. Questo passaggio è di vitale importanza per la crescita di un cane equilibrato.
Quando i sensi del cucciolo giungono a completa maturazione e si conclude lo svezzamento, comincia un altro periodo molto delicato, quello della socializzazione, che va dalla quarta alla dodicesima settimana di vita.
In questa fase il cucciolo vive un momento di grande apertura al mondo. Tutto ciò che apprende andrà a costituire la base per il suo comportamento futuro.
É quindi importante sottoporlo a quanti più stimoli possibili e farlo socializzare con cani e persone di ogni genere.
In questa fase l’essere umano riveste un ruolo fondamentale nell’accompagnare il piccolo e nell’aiutarlo a muoversi in un mondo che spesso, purtroppo, non è a misura di cane. È quindi nostra responsabilità guidarlo con pazienza e spiegargli in maniera sempre positiva e giocosa il modo più corretto di comportarsi in questa o quella situazione.
A tale scopo sarebbe ideale portare il cucciolo con noi ovunque, ogni volta che possiamo: sui mezzi pubblici, all’edicola, al bar, sui marciapiedi, in macchina, in città, in montagna, al mare; fargli conoscere rumori, odori, oggetti e posti diversi, ma sempre in maniera graduale. Abituiamolo ad essere manipolato non solo da noi ma anche da altre persone, e sempre in maniera corretta, così sarà più tranquillo dal veterinario, per esempio. Facciamolo interagire con persone adulte e bambini estranei (sempre sotto la nostra super visione) ma anche con altri cani.
In questa fase così importante e delicata dobbiamo essere un punto di riferimento per il cucciolo, che deve poter sempre contare su di noi. Dobbiamo fare in modo che tutto questo sia per lui un gioco divertentissimo, sdrammatizzare la situazione se si spaventa, mostrarci contenti e gratificarlo quando si comporta correttamente; aiutarlo se è in difficoltà ma, allo stesso tempo, dargli la possibilità di affrontare la situazione con le proprie forze.
Tutto questo consentirà al cane, con il tempo, di disporre di una serie di risorse utili ad affrontare ogni genere di situazione e di acquistare maggiore sicurezza in se stesso. Imparerà inoltre a fidarsi di noi e a vederci come una guida.
Socializzare significa dunque fare molte esperienze, mettersi alla prova, affrontare situazioni diverse, sperimentare comportamenti ed emozioni nuove.
Un cane ben socializzato è quindi un cane che sa comportarsi correttamente nella vita quotidiana e che affronta in maniera serena e razionale anche una situazione sconosciuta e spaventosa. Un cane ben socializzato è un cane equilibrato.
Una buona socializzazione permetterà inoltre al cane di affrontare serenamente l’ultima e importante fase del suo sviluppo: l’adolescenza.
In questo periodo è del tutto normale che il cucciolo metta alla prova tutti i comportamenti e gli insegnamenti appresi in precedenza. Ha infatti bisogno di capire quali sono i suoi limiti e le sue potenzialità. Noi dobbiamo comprendere questa sua necessità, lasciarlo libero di esprimersi, entro le regole da noi stabilite, e guidarlo correttamente.
Lo sviluppo del cucciolo in tutte le sue fasi è un argomento estremamente complesso e delicato che non può essere esaurito brevemente, ma che le semplici informazioni fornite debbano entrare a far parte del bagaglio di conoscenze di chiunque abbia voglia di allevare un cucciolo…intraprendendo una bellissima avventura.
Cristian Catano -Educatore Cinofilo
3465176720