Le distanze sono davvero importanti e si modificano in base alla confidenza che il cane ha con la persona che incontra. Possiamo, infatti, individuare 4 zone partendo dall’interno verso l’individuo:
– zona intima: varia da 0 a 45 cm sia nei cani che nell’essere umano
Questa è la distanza consentita ai membri della famiglia, per esempio i cani di famiglia dormono vicini e spesso si appoggiano l’uno all’altro.
Sulle distanze c’è un discorso specifico da fare, perché, esattamente come avviene per noi, i cani hanno distanze diverse per caratteristiche personali (ad esempio la possessività) oppure in base al contesto.
Ad esempio: un cane timoroso, in un ambiente chiuso, si avvicinerà meno ad una persona sconosciuta, rispetto a quando si troverà libero in uno spazio aperto, perché la mancanza di confini e la libertà gli conferiscono maggiore sicurezza.
– zona individuale: è successiva alla zona intima e varia da 45 a 120 cm a questa distanza c’è un’interazione diretta, per esempio quando ci si conosce e si prendono informazioni, oppure durante il gioco.
Ad esempio un cane da guardia ha una zona individuale molto estesa nel quale ogni cosa rientra nel suo dominio, anche in questo caso è una dote caratteriale (la vigilanza)
– zona sociale: varia dai 120 a 360 cm a questa distanza i cani sono in comunicazione, anche se non in contatto, e utilizzano posture e segnali utili per comunicare a distanza. E’ lo spazio delle relazioni formali e impersonali
– zona pubblica: dai 360 cm in su a questa distanza i cani si vedono ma non c’è interazione e comunicazione
Le caratteristiche del cane, poi, sulle distanze influiscono moltissimo.
Ogni cane, infatti, in base alle caratteristiche personali e di razza, alle esperienze e alle emozioni condizionerà il rapporto con gli altri e, dunque, l’uso dello spazio in termini di distanza.
Avete mai sentito parlare della prossemica?
E’ lo studio dello spazio come elemento di comunicazione fra individui. Fa parte, dunque, della comunicazione non verbale del cane e riguarda:
– mantenere la distanza
– assumere una certa posizione
– allontanarsi/avvicinarsi
E il movimento?
Muoversi velocemente verso qualcuno, ha un effetto diverso dall’avvicinarsi lentamente. Stessa cosa se scegliamo di avvicinarci con una traiettoria curva piuttosto che dritta. I cani, nella comunicazione, sono bravissimi a cogliere persino gli aspetti che a noi sembrano insignificanti, come le traiettorie, la velocità e il ritmo.
Il consiglio di AB-Dog:
Non tutti i cani amano essere accarezzati da estranei, che siano bambini o adulti
Non sempre è sicuro far avvicinare un bambino al cane
Non esistono razze “più sicure” di altre
Mai accarezzare con la mano sopra la testa o chinarsi con il corpo sopra il cane, ancora meglio aspettiamo che siano loro ad avvicinarsi.
Il rispetto nei confronti del cane passa, assolutamente, attraverso la prossemica che ci chiarisce, che non possiamo manipolare a nostro piacimento qualsiasi cane con cui veniamo in contatto e, soprattutto, che “curvare” quando se ne incontra uno sul marciapiede, specie se siamo con il nostro cane, è decisamente una grande idea!
Cristian Catano – Educatore Cinofilo
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