In questo articolo, vogliamo darvi pochi, ma importanti consigli da ponderare nella scelta.
Scegliere il secondo cane è importante, e nel farlo bisognerebbe tenere conto della taglia, del carattere e della razza (o mix di razze) e anche dello spazio che i due cani dovranno poi condividere e gestire.
Per questo, chiedere una consulenza, ad un allevatore, o a un educatore professionista nel settore, possono aiutarvi nella scelta migliore senza incorrere in errori o creare un malessere nel cane che già è abituato a vivere da solo.
Due, o più cani, possono convivere benissimo, ma bisogna riflettere prima, sulle caratteristiche del primo, prima di portarne a casa un altro. Qualunque decisione andrebbe valutata in funzione dell’indole dei cani e dell’esperienza dei proprietari.
La preoccupazione che due cani non vadano d’accordo è molto importante, non è scontato che un cane adulto nè accetti facilmente un altro, anche se cucciolo o di sesso opposto.
(ad es: una mancata socializzazione intraspecifica o esperienze negative, può portare un cane a non sopportare la vicinanza di un altro cane).
1. MASCHIO o FEMMINA?
Se possibile è meglio scegliere un cane di sesso opposto a quello che abbiamo già, in modo da evitare conflitti. Due maschi adulti e interi potrebbero non convivere serenamente, ma anche due femmine non sterilizzate non saranno da meno.
2. GESTIONE DELLE ATTENZIONI
Non fate mai pensare al primo cane che il nuovo arrivato sia lì per prendere il suo posto, un errore molto comune è quello di porre tutte le attenzioni verso il nuovo arrivato. E’ quindi molto importante gestire le “lodi e feste”, salutando sempre il primo cane.
3. NON CAMBIARE ABITUDINI
I cani sono abitudinari e la routine non deve essere modificata anche se inevitabilmente, un cucciolo ha esigenze, anche fisiologiche diverse i primi mesi, bisogna cercare di mantenerle il più possibile.
4. GESTIONE DEGLI SPAZI
Ogni cane deve avere i propri spazi, dove mangiare, riposare, giocare e ripararsi, poi potrebbero anche decidere di condividerli, ma è una scelta che dovranno fare solo loro.
5. COMPATIBILITA’ FRA CANI
Un cane anziano e un cucciolo difficilmente si troverebbero a giocare tantissimo, l’esuberanza e le energie del cucciolo potrebbero infastidire un cane anziano che ha bisogno di tranquillità e sicurezza in una casa dove si è sentito sempre al sicuro.
Oltre all’età anche la taglia è importante, per poter giocare in modo equilibrato, senza il rischio che uno dei due, involontariamente, possa fargli male. (questo è un consiglio, a volte anche con taglie differenti i due potrebbero diventare compagni di avventura inseparabili)
6. CONVIVENZA
Fin da subito cercate di eliminare, giochi, premi e altre risorse importanti per cui potrebbero andare in competizione. Il cane “padrone” di casa potrebbe sentirsi invaso dal nuovo arrivato e voler difendere le sue risorse.
Quindi, inizialmente, ciotole separate e cucce distanti, se tutto va bene, troveranno presto un loro equilibrio, se ciò non dovesse accadere, siate pronti a intervenire in situazioni di conflitto (tenendo presente che i cani durante un “litigio” o semplicemente con dei vocalizzi, stabiliscono delle gerarchie, quindi il nostro consiglio è di non intervenire)
7. IL PRIMO INCONTRO
La soluzione è quella di farli incontrare in territorio neutro, dando la possibilità ai due cani di conoscersi in uno spazio aperto, dopo potrete entrare in casa con entrambi i cani e tenere d’occhio la situazione durante l’esplorazione degli ambienti del nuovo membro.
8. SE NON DOVESSERO ANDARE D’ACCORDO?
Non sempre è tutto semplice e facile, anche dopo tante accortezze, i cani potrebbero non andare d’accordo, può succedere. Con molta pazienza e calma, dovrete gestire i cani in casa tenendoli separati (kennel oppure cancelletti divisori), potete chiedere aiuto ad un educatore per cercare di valutare il modo migliore di gestione per una convivenza serena per tutti (cani e proprietari), a volte può essere sufficiente anche delle piccole modifiche di approccio verso i cani.
Non abbiate paura, i cani sono animali sociali che trovano soddisfazione a vivere in un gruppo.
Spesso è sufficiente farsi consigliare da chi lavora in questo campo per una scelta più adatta, sia per il cane che già vive con noi, sia per la vita quotidiana che svolgiamo.