Giocando con il cane possiamo stimolarne l’intelligenza, sfruttarne al meglio le naturali inclinazioni e insegnargli alcune regole dell’educazione di base
Il gioco è un’attività che accompagna il cane nell’intero arco della vita. Tutti i cani di tutte le età giocano, sia con i propri simili, sia con gli esseri umani. E lo fanno in tanti modi diversi, in base al carattere e alla sua genetica, con un’intensità diversa a seconda dell’età e delle caratteristiche fisiche, e per numerosi motivi, di cui il divertimento è solo uno fra i tanti.
Per un cane il gioco è una cosa davvero “seria”. Da cucciolo attraverso il gioco impara a conoscere il proprio corpo, a risolvere problemi, a valutare le sue capacità psico-fisiche e i suoi limiti.
Giocando esplora l’ambiente, acquisisce nuovi modelli di comportamento, impara a relazionarsi e a comunicare con i propri simili, e a mettere in relazione le proprie azioni e quelle altrui con i comportamenti e gli avvenimenti che ne conseguono.
Da adulto, invece, utilizza il gioco per sperimentare senza conseguenze, comportamenti e atteggiamenti che, in situazioni normali, potrebbero essere rischiosi.
Trovo che sia estremamente interessante osservare come le dinamiche di gioco cambino a seconda dei soggetti coinvolti, del luogo e del contesto in generale, e del cane con cui si ritrova a giocare.
La diversità di queste dinamiche sottolinea che ogni attività di gioco ha, per il cane, una sua struttura precisa che presuppone azioni, forme di comunicazioni e regole specifiche.
Questi aspetti caratterizzano il contesto e la relazione che si crea, poiché per il cane il gioco è anche relazione verso il proprietario, o conduttore. Si crea un rapporto collaborativo.
Personalmente, sono convinto che attraverso il gioco possiamo arrivare a comunicare con il cane in maniera semplice e costruttiva, e a partire da questo considerare il nostro rapporto. Il gioco è uno strumento insostituibile per affrontare alcune delle difficoltà che possono presentarsi nella gestione quotidiana del nostro amico a quattro zampe. Uno tra i benefici è che aiuta a migliorare l’Autostima del cane. Una volta presa consapevolezza di ciò, certo con alcune accortezze, possiamo giocare con il nostro cane in tutta sicurezza, stimolarne l’intelligenza, sfruttarne al meglio le naturali inclinazioni e insegnargli alcune regole dell’educazione di base.
Proponiamogli giochi sempre diversi e spieghiamogli quale è il modo corretto per approcciarsi al gioco.
Facciamogli conoscere palline, freesbe, manicotti, pupazzi di forme e materiali diversi, giochi di attivazione mentale, insegnamogli semplici esercizi, e così via.
Cerchiamo di capire cosa lo incuriosisce e gli piace di più e osserviamo le sue reazioni in ogni situazione proposta. Teniamo sempre presenti quali sono le sue naturali inclinazioni e stiamo attenti a scegliere il gioco che più si addice alle sue caratteristiche (età, taglia, stato di salute, ecc): non chiederemo certo ad un cane anziano di saltare degli ostacoli, però potremmo insegnargli semplici esercizi come toccare un oggetto con la zampa o con il naso.
E non date retta a chi dice che alcuni giochi, come il “tira e molla”, sono da evitare.
Non esistono giochi pericolosi in assoluto, ma giochi più o meno adatti a questo o a quel cane e, soprattutto, giochi gestiti male o lasciati a disposizione.
Ogni cane è un individuo a sé, con caratteristiche e gusti del tutto personali che nel corso della vita possono cambiare. E noi dobbiamo essere bravi a gestire il gioco in maniera corretta, facendo attenzione a non caricare il cane di aspettative che non può soddisfare o a non pretendere che esegua perfettamente un esercizio.
Troviamo quindi il giusto equilibrio tra il puro e semplice divertimento e il gioco inteso come strumento di apprendimento o di appagamento in fase anche di addestramento come premio.
Così riusciremo a costruire un rapporto sano e solido con il nostro amico a quattro zampe.
E tu sei pronto a metterti in gioco con il tuo cane ?
Cristian Catano – Educatore Cinofilo
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