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L’educazione del cane

Impariamo a comunicare con il cane per lavorare sulla sua educazione e a gestire correttamente il rapporto con lui attraverso i consigli di un’educatore cinofilo

Personalmente ritengo che non esiste un metodo di lavoro, o strumenti migliori di un altro in assoluto. Ogni cane è diverso dagli altri: personalità, carattere, genetica, età, razza, stato di salute e sesso sono caratteristiche che incidono in modo diverso e determinante sulla capacità di apprendere e mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti.
Qualsiasi cane, di razza o meticcio, adulto, cucciolo o anziano è in grado di apprendere. Qualsiasi cane che non presenti particolari problemi comportamentali, per i quali è necessario un intervento mirato, può essere educato.
Educare un cane significa offrirgli competenze e strumenti che gli consentano di vivere serenamente nel contesto urbano e sociale e di affrontare in maniera adeguata le diverse situazioni che possono presentarsi nella vita quotidiana.

IMPARARE A COMUNICARE
Comunicare correttamente con il cane è fondamentale per instaurare un rapporto solido e gratificante e per lavorare insieme sulla sua educazione. Impariamo ad osservarlo, cerchiamo di capire cosa gli piace e cosa lo mette a disagio, quali giochi e attività preferisce o sono più adatte a lui.

Impariamo a leggere il linguaggio del suo corpo (come tiene la coda, le orecchie, la testa, come cammina) e a riconoscere le diverse emissioni vocali (abbaio, ringhio, guaito, ecc).
Cerchiamo poi di attribuire un significato ai suoi comportamenti e atteggiamenti in relazione al contesto nel quale avvengono. Le informazioni che riusciremo ad ottenere facendo queste osservazioni sono preziose, poiché ci permetteranno di mettere a punto un percorso di educazione personalizzato, di usare gli strumenti più adatti e di far leva sulle motivazioni che sollecitano adeguatamente il nostro cane.

Per comunicare correttamente e farci capire dobbiamo anche imparare ad utilizzare il corpo e la voce in maniera consapevole, tenendo sempre presente che il nostro modo di esprimerci è fortemente influenzato dalle emozioni che proviamo e che questo influisce sul nostro modo di rapportarci con il cane quando gli insegniamo cose nuove.
Con un atteggiamento rilassato e giocoso e un tono di voce allegro si otterranno ottimi risultati!
Evitiamo di sgridare  il cane se sbaglia e limitiamoci a spiegare di nuovo l’esercizio o a mostrargli l’alternativa corretta. Quando risponde correttamente premiamolo con bocconcini gustosi, coccole e con un “Bravo!”.
Dobbiamo essere pazienti e avere ben chiaro cosa vogliamo dal nostro amico a quattro zampe, così da poterglielo insegnare correttamente e metterlo nella condizione di sbagliare il meno possibile.

GESTIRE LA RELAZIONE CANE-PROPRIETARIO

La buona educazione del cane è necessariamente legata alla corretta gestione del rapporto da parte del proprietario. Dobbiamo essere un punto di riferimento e una guida sicura ed equilibrata, mostrargli quali sono i comportamenti da adottare nelle diverse situazioni quotidiane e dargli tutti gli strumenti necessari per diventare un cane sicuro e tranquillo. È un impegno quotidiano perché le situazioni più comuni come il momento del gioco, delle coccole, del pasto, l’uscita e il rientro a casa del proprietario e le passeggiate, sono le occasioni ideali durante le quali si può e si deve lavorare per insegnare le regole di condotta e per fornire le indicazioni di comportamento che aiuteranno il cane a vivere meglio e a trovare la giusta collocazione nel nucleo familiare.
È importante, ad esempio, non assecondare in qualsiasi momento le richieste di coccole o di gioco. Dobbiamo essere noi a decidere quando e come dedicargli le nostre attenzioni, così queste diventeranno risorse preziose che potremo utilizzare come premio.

Se, ad esempio, il cane abbaia per ottenere del cibo ignoriamolo (che significa non guardarlo, non toccarlo e non parlargli) e quando avrà smesso premiarlo con un bocconcino o con le coccole. Col tempo capirà che se rimane calmo riceverà qualcosa di piacevole e gratificante. Imparerà così a vivere serenamente i momenti di distacco da noi e saprà affrontare i problemi con tranquillità, al contrario di un cane che invece ottiene sempre tutto ciò che vuole e che col tempo potrà diventare insicuro, emotivamente dipendente dal proprietario confuso e frustato. 
Qualcuno potrà pensare che far questo significhi privare il cane dell’amore di cui ha bisogno. Provate invece a pensare a come vi sentireste se vi ritrovaste improvvisamente soli in un paese straniero, con una cultura e una lingua totalmente diversa dalla vostra. Non sareste confusi, preoccupati e incerti su cosa fare? Non cerchereste qualcuno che possa aiutarvi a superare le difficoltà? Credo che un cane possa sentirsi più o meno così.
Gestire la relazione con il cane significa quindi dargli delle regole a cui attenersi, essere il suo punto di riferimento quando c’è un problema, non dargli alcuna responsabilità, insomma significa prendersi cura di lui e farlo vivere sereno. 


INDICAZIONI DI COMPORTAMENTO

Abituiamo gradualmente il cane a collare, pettorina, museruola, (obbligatoria ad esempio su autobus, metropolitane e treni), kennel (utile non solo in casa, ad esempio post intervento, ma anche in auto per la sua sicurezza) e insegniamogli a camminare al guinzaglio senza tirare. Indicazioni di comportamento come “seduto, terra, resta” (cioè rimanere fermo in una certa posizione), “fermo”  (ossia arrestarsi mentre cammina o corre, in alcuni casi importantissimo per la sua sicurezza) e “lascia” (lasciare quello che ha in bocca preso magari da terra), possono rivelarsi estremamente utili nella vita quotidiana.
Affinché il cane apprenda più facilmente, sarà necessario iniziare con esercizi semplici e in un luogo poco stimolante, ad esempio in casa.
Le sessioni di lavoro dovranno essere brevi e ripetute più volte al giorno, in modo che le nuove conoscenze si sedimentino. Man mano che il cane avrà imparato, riproporremo quegli stessi esercizi in contesti diversi (al parco, durante la passeggiata e così via) e ne introdurremo con altri stimoli.
Evitiamo di proporre al cane compiti troppo difficili e concludiamo ogni sessione con un risultato positivo.


Penso che intraprendere un percorso di educazione ben strutturato sia estremamente importante non solo per il cane ma anche per il proprietario, che acquisirà strumenti e competenze necessarie per vivere appieno il rapporto con il proprio cane in un contesto sociale.
Comprendere meglio la natura e le attitudini del nostro cane ci porta a rispettarne maggiormente le esigenze, a capire le ragioni che si nascondono dietro ai suoi comportamenti e a sviluppare una maggiore connessione nei suoi confronti.

Tutto questo a vantaggio della qualità del rapporto cane-proprietario, per una convivenza serena e felice per entrambi.

Cristian Catano – Educatore Cinofilo

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